filastrocca _____________
Sopra un errore anagrafico |
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Il Segretario comunale di Firenze Mi disse chiaramente: “Lei non è niente… Voglio dire che non è Nessuno… Cioè, mi scusi, qualcuno certo è ma non si sa chi sia precisamente… Il fatto è che quando lei è nata L’han segnata come bambino e non bambina E poi le han posto un nome inopportuno Che non si addice al sesso dichiarato... Chi è dunque lei? Per noi è inesistente”
Che bello penso essere Nessuno Come Ulisse vagare nei poemi Nelle tele dipinte da qualcuno Che bello essere niente Come parola perduta e ritrovata Per caso e poi gettata Nel prato incolto dell’indifferenza |
Essere niente è quasi sublime Come un profumo esile sottile Come un suono di neve cadente Un filo perso di memoria stanca Che girella e volteggia tra i pianeti Senza radici o mete senza sete D’essere qualcuno se non un filo danzante E pellegrino privo di peso Senza conoscenza Un filo bambino Smarrito negli spazi della mente
“E’ bello essere niente” risposi al segretario di Firenze “Meno di niente è meglio È più sicuro: è come un alto muro Che frena l’appetito della gente D’altronde essere Zero è divertente Se solo posizioni Uno davanti cresciamo d’importanza e siamo in dieci Se ne aggiungiamo due siamo già in Cento Questa è la strada per esser Presidente”
Ho sempre sospettato d’essere inconsistente Ma nessuno l’aveva detto così indubbio e chiaramente Come quel ligio servitore del Comune di Firenze. |